Jul 5, 2017 — per caratterizzare il fenomeno caratterizzare i pazienti inclusi in una coorte. report/ALCOVE_SYNTHESIS_REPORT_WP4.pdf).

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Linee di indirizzo Nazionali sull™uso dei Sistemi Informativi per caratterizzare il fenomeno delle demenze Tavolo per il monitoraggio del recepimento e implementazione del Pia no Nazionale Demenze 5/07/2017 0009299-29/08/2017-GAB-GAB-P – Allegato Utente 3 (A03)

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1 Indice 1. Premessa 2 2. I Sistemi Informativi per la specificità del fenomeno complesso delle demenze: finali tà nazionali e regionali 4 3. Definizione clinica di Demenza 7 Epidemiologia 7 Trattamenti 8 4. Utilizzo dei Flussi Informativi esistenti per approfondire il fenomeno delle demenz e 9 Livello nazionale 9 Livello regionale 13 5. Definizione operativa di demenza nei diversi flussi informativi: i codici 13 6. Indicazioni per la costruzione di un algoritmo 15 7. Lettura integrata delle fonti informative: record -linkage inter -flussi 16 8. Conclusioni 16 9. Bibliografia 17 10. Allegati 18 Al legato 1. Esperienza della Regione Lazio Allegato 2. Esperienza della Regione Veneto Allegato 3. Esperienza della regione Toscana Allegato 4. Esperienza della Medicina Generale

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2 1. Premessa Il fiPiano Nazionale Demenze – Strategie per la promozione ed il miglioramento della qualità e dell™appropriatezza degli interventi assistenziali nel settore delle demenze fl pubblicato in GU nel 2015 (GU Serie g enerale n.9 , del 13 gennaio 2015) prevede all™azione 1.6. : l™ Attivazione di un tavolo di confronto permanente per le demenze, tra Ministero dell a salute e Regioni, queste ultime eventualmente organizzate in un tavolo interregionale (sul m odello di quanto già avviene per altre aree di intervento), che si avvale del contributo scientifi co dell’Istituto Superiore di Sanità’ (ISS) e dell’AGENAS, nonché di quello delle Associazioni nazionali dei fami liari dei pazienti. Si ritiene importante che il tavolo sia integrato dalle rappresentanze della component e sociale, nelle sue articolazioni nazionale, regionale e locale fl. Dopo la pubblicazione del Piano Nazionale Demenze (PND), è stato avviato il tavolo previsto all™azione 1.6., promosso e coordinato del Ministero della Salute, al quale partecipano , a vario titolo, la Direzione della Prevenzione (Coordinamento), la Direzione della Programmazione del Ministero d ella Salute e la Direzione Generale dei Sistemi Informativi Sanitari, Ministero del Lavoro e delle Politiche S ociali, i referenti per le demenze indicati da ciascuna Regione e Provincia Autonoma, le tre Associazion i Nazionali dei familiari e dei pazienti, l™Istituto Superiore di Sanità e le tre principali società scientifiche di settore. Nell™ambito delle riunioni sono state portate avanti attività finalizzate sia alla ricogniz ione della situazione del recepimento del PND a livello regionale e delle province autonome, sia all™elaboraz ione di documenti tecnici di approfondimento su tematiche ritenute di partic olare interesse dal tavolo. Le prime due t ematiche ritenute di particolare interesse dal tavolo sono relative ai Sistemi e Flussi Informativi ed ai Percorsi diagnostico terapeutico assistenziali. Il tavolo ha deciso di dedicare a ciascuna tematica un docu mento di indirizzo nazionale elaborato da un sottogruppo formato da referenti del ta volo ed esperti invitati espressamente per questa attività; il documento è stato poi discusso, condiviso e approvato in sede di riunione plenaria del tavolo . La scelta di occuparsi dei sistemi informativi sanitari e statistici correnti è motiv ata dal fatto che questi sistemi contengono un patrimonio di informazioni che potrebbero consent ire di tracciare il livello di assistenza socio -sanitaria fornito ai pazienti affetti da demenza. Nel nostro Paese, nonostante la presenza di numerosi flussi informativi, non esist e ancora un sistema informativo corrente integrato dedicato specificamente alle demenze in grado di fo rnire informazioni utili alla programmazione socio -sanitaria nel settore delle demenze. Allo stesso modo non vi sono esperienze consolidate di registri di popolazione su soggetti con demenza o a rischio di deme nza che possono avere una finalità di sanità pubblica. In questo contesto appare urgente promuovere l™utilizzo di te cniche di record -linkage nella costruzione di archivi integrati dedicati alle demenze con i quali, fatta salva la necessità di garantire la riservate zza dei dati, è fondamentale condurre analisi in ambito epidemiologico. Inoltre, in cam po sanitari o, il collegare informazioni provenienti dallo stesso archivio o da archivi diversi rappresenta uno st rumento indispensabile per la ricerca di elementi utili a descrivere e valutare, in termini di efficacia, appropriatezza, eq uità, le cure erogate o le prestazioni fornite. Il documento proposto fi Linee di indirizzo Nazionali sull™uso dei Sistemi Informativi per caratteriz zare il fenomeno delle demenze fl, è frutto del lavoro svolto dal tavolo su questo ambito.

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3 Il documento si intende come approfondimento sui Sistemi Informativi a supporto dell™azione 1.7. del PND: Realizzazione di un sistema informativo sulle demenze, a partire dalla valorizz azione dei flussi già esistenti, che consenta il dialogo tra il livello regionale e quello nazionale e si a utilizzato a supporto delle funzioni di: monitoraggio del fenomeno e programmazione degli interventi basati su indicatori di appropriatezza e qualità; sostegno alla verifica di attuazione del presente Piano; ricerca mirata.

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4 2. I Sistemi Informativi per la specifi cità del fenomeno complesso delle demenze: finalità nazionali e regionali Le fonti di trattamento dati di salute orientati a uno o più scopi riguardano la rac colta strutturata e sistematica di dati per scopi conoscitivi di programmazione, scientifici o stat istici e/o per scopi operativi Per fisistema informativofl si intende un complesso insieme di dati, modelli, indicatori con l™obiettivo di informare operatori e cittadini . I sistemi informativi sanitari (SIS) riguardano le prestazioni e i servizi erogati dalle strutture coinvolte nell™assistenza sanitaria ai diversi livelli. I SIS sono organizz ati per raccogliere in maniera standardizzata e uniforme informazioni relative alla salute della popolazione e/o al ric orso ai servizi sanitari. Essi sono gli strumenti fondamentali per la gestione economico -finanziaria dell™assistenza (es: calcolo dei finanziamenti agli erogatori, valutazioni economiche, controllo d ella spesa) e per la programmazione dei servizi. Considerata la mole di dati di natura clinica contenuti nei S IS, la relativa fruibilità a bassi costi, il progressivo miglioramento della qualità dei dati raccolti, in molti Pae si del mondo l™utilizzo di tali strumenti informativi anche a scopi epidemiologici e valutativi, è aumentato moltissimo Un progetto finanziato dal Ministero della Salute -CCM specificamente dedicato all™ fiAnalisi delle raccolte dati esistenti ed ingegnerizzazione/reingegnerizzazione dei flussi dei dati di inte resse sanitario nazionalefl, ha portato all™elaborazione di un rapporto su registri e sorveglianze in sanità pubblica, che sintetizza gli aspetti generali e la situazione attuale dei Registri e dei sistemi di Sorveglianza nel n ostro paese I sistemi informativi sanitari e statistici correnti potrebbero consentire di int ercettare il fenomeno delle demenze. Le Schede di Dimissione Ospedaliera SDO, la mortalità, gli archivi d ei farmaci, il Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS) (strumento di riferimento nazionale per la misura dei Livelli Essenziali di Assistenza), contengono un pat rimonio di informazioni che potenzialmente consentono di tracciare il livello di assistenza socio -sanitaria fornito ai pazienti affetti da demenza. Con le SDO e l™Archivio di Mortalità è possibile fornire un quadro delle ospedalizzazion i e dei decessi att ribuibili alla demenza con differenti livelli di accuratezza. L™Archivio dei farmaci consente di identificare pazienti che assumono farmaci t raccianti della patologia dementigena come gli inibitori delle colinesterasi e la memantina. Il NSIS dispone di i nformazioni relative a flussi già avviati per il monitoraggio delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, dell™assistenza della salute mentale, dell™assistenza domiciliare, delle p restazioni residenziali e semiresidenziali e di quelle erogate nell™ambito dell™assistenza sanitaria in emergen za -urgenza. L™archivio delle esenzioni ticket per malattia può essere utilizzato per otte nere informazioni sulla popolazione affetta da patologia dementigena. Sono poi in fase di implementazione sistemi informativi per il monitoraggio della re te di assistenza (MRA) e della riabilitazione territoriale. Va segnalato inoltre che in Italia nel maggio del 2000, al momento dell™immissione in c ommercio degli inibitori delle colinesterasi, venne lanciato il Progetto CRONOS che portò all™identificazione da parte delle Regioni di circa 500 Unità di Valutazione Alzheimer (UVA). Queste strutt ure hanno costituito fino ad oggi un centro specialistico multi -professionale dedicato alla diagnosi e ai trattamenti nell™ambito delle dem enze con una funzione di coordinamento tra la medicina specialistica e quella generale tes a a favorire l™integrazione tra l™ospedale e il territorio. I dati raccolti sulle attività esplet ate nelle UVA sono stati utilizzati nelle due indagini condotte dall™ ISS nel 2002 e nel 2006 ma rappresentano un patrimonio di informazioni non sufficientemente valorizzato a fini programmatori. La criticità maggiore è rapprese ntata dalla mancata identificazione di queste strutture specialistiche (prima UVA, ora Centri per i Dist urbi Cognitivi e demenze –

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5 CDCD nel PND) come centri di costo in molte Regioni italiane. Sarebbe opp ortuno che tutte le Regioni trovassero una modalità per tracciare le attività che afferiscono ai CDCD, inclusi g li aspetti economici. I metodi di reco rd-linkage (in cui vengono collegate le unità statistiche che concordano in riferimento ad uno specifico identificativo o chiave identificativa) permetto no di effettuare una ricostruzione del percorso assistenziale o della storia clinica del paziente. In particolare di: Œ individuare i casi incidenti di una patologia, definiti come le persone per le quali non c™è evidenza di episodi di cura relativi alla stessa patologia precedenti l™episodio in studio; Œ identificare le persone con una data diagnosi in un dato periodo; Œ caratterizzare i pazienti inclusi in una coorte. I pazienti possono essere caratte rizzati in funzione della loro gravità fia priorifl, effettuando la ricerca di comorbidità; Œ ricostruire il percorso di cura e valutare i livelli di adesione alle raccomandazioni c liniche recepite nei percorsi Œmisurare l™occorrenza di esiti del paziente in un dato intervallo di tempo dal ricove ro in esame. A livello internazionale si segnalano due esperienze condotte in Francia, la prima sull™us o dell™archivi o di mortalità per cause multiple del 2006 che ha consentito di identificare cir ca 46.000 certificati di morte contenenti il termine demenza o malattia di Alzheimer, la seconda sulla disponibilità delle informazioni routinariamente raccolte dalle 320 memor y clinics che ha permesso di identificare circa 119.000 pazienti affetti da demenza e di caratterizzarli per 31 variabili di tipo diagnostico e clin ico . In Svezia l™uso integrato delle fonti informative correnti ospedaliere e di mortalit à ha consentito di identificare pazienti con demenza così come l™implementazione di un archivio sulle informazio ni disponibili presso le memory clinics ha condotto all™istituzione dello Swedish Dementia Quality Registry . In Italia si segnalano alcune esperienze interessanti in quanto mostrano, con livelli di complessità diversi, le enormi potenzialità dei flussi informativi con finalità di programmazione: 1. La Regione Lazio ha condotto un esperienza di record -linkage stimando nella Regione Lazio la prevalenza di individui affetti da demenza al 31/12/2013 pari a 34.217 (2,9% d ella popolazione residente) con età maggiore di 65 anni utilizzando il Sistema Informativo Osp edaliero, il Registro delle prescrizioni farmaceutiche erogate direttamente nelle Strutture Ospedaliere ed erog ate dalle farmacie territoriali, il Sistema Informativo delle Esenzioni, il Registro Nominativo della C ause di Morte e l™ Anagrafe degli assistibili del SSR Lazio (Allegato 1). 2. Nella Regione Veneto sono stati messi a punto sistemi di rilevazione informatici inte grati in grado di tenere conto della multimorbilità del paziente con demenza e del consumo di ris orse: il sistema Adjusted Clinical Groups (ACG System®) che è in grado di commisurare le risorse ai reali bisogni della popolazione e la Cartella Clinica Elettronica per le Demenze (CaCEDem) adottat a da tutti i Centri per il Declino Cognitivo e le Demenze (CDC -D). ACG è un sistema che permette di stratificare il case -mix della popolazione in base alle malattie co -presenti in ogni soggetto, mappando nel t erritorio la distribuzione e l™impatto sull™utilizzo delle risorse sanitarie; rappresenta quindi u n strumento di aggiustamento del rischio, con possibilità di impiego sia retrospettivo che prospettico. ACG linkando i dati di ogni singolo assistito, integra i flussi informativi provenienti da ricoveri, specialistica, esenzioni ticket, pronto soccorso, farmaceutica, psichiatria, malattie rare e dal sistema informativ o distrettuale (ADI, UVMD) con i relativi costi o tariffe, con la possibilità di integrare anche i dati de i database clinici dei medici di Medicina Generale. Con il grouper ACG, la popolazione viene suddivisa in 93 categorie

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7 3. Definizione clinica di Demenza La demenza è un complesso di malattie cronico degenerative ch e comprende un insieme di condizioni, la cui storia naturale è caratterizzata dalla progressione più o meno rapida dei defic it cogn itivi, dei disturbi del comportamento e del danno funzionale con perdita dell’autonomia e dell’autosufficienza con vario grado di disabilità e conseguente dipendenza dagli altri. La demenza interferisc e con le attività sociali, lavorative e di relazione del malato e provoca un declino delle sue capac ità. Esistono diverse forme di demenza, che si distinguono in base alla progressio ne della malattia. Le demenze possono essere di tipo reversibile e irreversibile: Le FORME REVERSIBILI rappresentano una piccoli ssima percentuale; i deficit, in questo caso, sono secondari a malattie o disturbi a carico di altri organi o apparati. Curando in modo adeguato e tempestivo queste cause anche il quadro di deterioramento regredisce, e la persona pu ò tornare al suo livello di funzionalità precedente. La maggior parte delle demenze è di tipo IRREVERSIBILE . Queste si distinguono in forme primarie e secondarie. Le forme primarie sono di tipo degenerativo e includono la demenza d i Alzheimer, quella Fronto -Temporale e quella a Corpi di Lewy. Fra le forme secondarie la più frequente è q uella Vascolare. Le demenze irreversibili, a livello sintomatologico, sia nella fase iniziale sia parzialmente in que lla intermedia, sono abbastanza caratterizzate e distinguibili tra loro. Nella fase avanzata le differenze si asso ttigliano fino a scomparire del tutto. Epidemiologia La prevalenza della demenza nei paesi industrializzati è circa del 8% negli ultrasessantacinq uenni e sale ad oltre il 20% dopo gli ottanta anni. Secondo alcune proiezion i, i casi di demenza potrebbero triplicarsi nei prossimi 30 anni nei paesi occidentali. La demenza è in crescente aumento nella popolazione generale ed è stata definita s econdo il Rapporto OMS e ADI una priorità mondiale di salute pubblica: nel 2010 35,6 milioni di person e risultavano affette da demenza con stima di aumento del doppio nel 2030, il triplo nel 2050, con ogni anno 7,7 milioni di nuovi casi (1 ogni 4 secondi) e una sopravvivenza media dopo la diagnosi di 4 -8- anni. L™Italia è uno dei paesi europei più anziani (età uguale o superiore a 65 anni) e quas i il 17% della popolazione, per un totale di 9,5 milioni, ha superato i 65 anni di età. Sono pertan to in aumento tutte le malattie croniche, in quanto legate all™età, e tra queste le demenze. In Europa, secondo dati ISTAT al 1° gennaio 2013, l™Italia si colloca al se condo posto dopo la Germania, con un numero di anziani, di età uguale o superiore ai 65 anni, di 12.639.0 00, pari al 21,2% della popolazione totale. Anche l’indice di vecchiaia, definito come il rapporto percent uale tra la popolazione in età anziana (65 anni e più) e la popolazione in età giovanile (meno di 15 anni), colloca l’ Italia al secondo posto in Europa dopo la Germania, con un rapporto di 144 anzi ani ogni 100 giovani. Le proiezi oni demografiche mostrano una progressione aritmetica di tale indicatore fino a giungere nel 2 051 per l’Italia a 280 anziani per ogni 100 giovani. Il progressivo incremento della popolazione anziana comporterà un ulteriore c onsistente aumento della prevalenza dei pazienti affetti da demenza. In Italia, il numero totale dei paz ienti con demenza è stimato in oltre un milione (di cui circa 600.000 con demenz a di Alzheimer) e circa 3 milioni sono le persone direttamente o indirettamente coinvolte nell™assiste nza dei loro cari.

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8 Trattamenti TRATTAMENTI FARMACOL OGICI NELLE DEMENZE Gli inibitori reversibili dell™acetilcolinesterasi -AChE (donepezil, rivastigmina e galantamina) e la memantina sono gli unici farmaci approvati in Italia per il trattamento della malattia di Alzheime r o demenza di Alzheimer (DA). La pratica prescrittiva di questi farmaci è regolamentata dalla Not a 85 dell™AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Per il trattamento dei disturbi comportamentali nella demenza vengono utilizzati i farm aci antipsicotici (tipici e atipici). La pratica prescrittiva di questa categoria è regolamentata dall™AI FA con i comunicati. GESTIONE INTEGRATA P ER LA CONTINUITÀ ASS ISTENZIALE Data la complessità della demenza, è ormai evidente la necessità di adottare u n ap proccio integrato, che consenta la presa in carico del paziente e della famiglia e il loro inse rimento in un percorso clinico -assistenziale dove, a seconda delle fasi della malattia, possa essere valutato l™intervent o più appropriato. Il paziente e i suoi cari rappresentano il centro di una rete di cui fanno parte servizi sanitari e socio sanitari, fra cui i Centri per Disturbi Cognitivi e demenze (CDCD), l™Ospedale ( inclusi Pronto Soccorso/Dipartimento di emergenza/urgenza e UU.OO. ospedaliere ), il sistema delle cure domiciliar i, le Strutture Residenziali e semiresidenziali territoriali (ad es. Centri Diurni) , i servizi per le attività riabilitative e la rete delle cure palliative e fine vita (incluso l™Hospice), il servizio sociale delle aziende sanitarie e dei comuni nonché la rete informale . L™ottica della gestione integrata implica che il punto di osservazione non siano le prestazioni fornite ma il paziente come destinatario degli interventi e tracciante una condizione clin ica che coinvolge la person a malata e i suoi familiari, i servizi sanitari e socio assistenziali. Alla tematica dell™organizzazione dei Servizi e dei percorsi diagnostico terapeutici ass istenziali (PDTA) il tavolo di lavoro ha dedicato il documento di indirizzo nazionale fi Linee di indirizzo Nazionali sui Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali per le demenze fl al quale si rimanda per sostenere la riorganizzazione dei modelli assistenziali e dei servizi socio sanitari impegnati nella sfida ch e le cronicità, e tra queste le demen ze, pongono.

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9 4. Utilizzo dei Flussi Informativi esistenti per approfondire il fenomeno del le demenze Livello nazionale Il patrimonio informativo attualmente disponibile nel Nuovo Sistem a Informativo Sanitario -NSIS è costituito da un insieme di flussi informativi relativi ad aspetti gestionali, organizzativi ed economici. In coerenza con il modello concettuale del NSIS sono stati attivati, a ccanto ai tradizionali flussi informativi aggregati e centrati sull™offerta sanitaria, alcuni nuovi flussi informativi fian aliticifl, relativi alle prestazioni erogate, centrati sull™individuo. Tali flussi sono regolamentati da appositi d ecreti ministeriali emanati a seguito di un lungo percorso collaborativo con le Regioni, dell™approva zione da parte della Cabina di regia del NSIS della condivisione in sede di Conferenza Stato -Regioni Il conferimento dei dati al NSIS è ricompreso tra gli adempimenti cui so no tenute le Regioni per l™accesso al maggior finanziamento di cui all™Intesa Stato -Regioni del 23 marzo 2005. Per il d ettaglio dei contenuti informativi rilevati da ciascun flusso si rinvia ai dis ciplinari tecnici allegati ai decreti istitutivi dei flussi informativi individuali. Ad oggi, i flussi informativi individuali disponibili in NSIS ed utili per il lavori de l tavo lo di monitoraggio del Piano Nazionale Demenze sono riassunti in tabella. (www.nsis.salute.gov. it) . Tabella. Flussi informativi individuali disponibili in NSIS ed utili per il lavori del tavolo di monitoraggio del Piano Nazionale Demenze FLUSSO INFORMATI VO INFORMAZIONI RACCOLTE RILEVANTI AMBITO DECRETO ISTITUTIVO OBIETTIVO INFORMATIVO EROGATORE PRESTAZIO NI ASSISTITO RICOVERO OSPEDALIERO – SDO DM 26.07.1993 e ss.mm. (A Regime) Consente di conoscere in dettaglio le prestazioni di ricovero effettuate da ci ascuna struttura ed unità operativa nelle diverse tipologie (acuti, lungodegenza, riabilitazione), discipline (sia mediche che chirurgiche) e regimi (ordinario, day hospital, day surgery). Il flusso contiene informazioni di dettaglio sia di tipo anagrafico (dati del paziente), sia di tipo organizzativo -amministrativo (quali la durata della degenza), sia di tipo clinico. Le informazioni contenute nel flusso consentono di valutare la complessità delle casistiche trattate da ciascuna struttura ed unità operativa ed il costo delle prestazioni erogate (DRG del ricovero). La rilevazione è mensile. La trasmissione deve avvenire entro i 45 giorni successivi al mese di riferimento. Per i ricoveri effettuati nei mesi di novembre e dicembre la trasmissione deve avvenire entro il 31 gennaio dell™anno successivo. Questo flusso può essere integrato con il flusso di attività del Pronto Soccorso per analisi di appropriatezza dei percorsi di cura. Il medesimo flusso può inoltre essere correlato con alcuni flussi inerenti il consumo di fattori produttivi (ad esempio Consumo medicinali in ambito ospedaliero e Consumi dei Dispositivi Medici), al fine di verificare la coerenza tra i ricavi derivanti dall™attività svolta e relative spese di produzione. Dati struttura; Reparto dimissione Diagnosi, Procedure diagnostic o- terapeutic he, DRG Dati Anagrafici, Provenienza, Tipologie e Motivo ricovero, Onere Degenza, Modalità di dimissione

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10 PRONTO SOCCORSO -PS DM 17.12.2008 e ss.mm. (A Regime ) Consente di conoscere in dettaglio il numero di accessi al Pronto Soccorso. Contiene informazioni sull™evento sanitario concernenti: la struttura erogatrice, l™accesso, la dimissione, i dati anagrafici dell™assistito che non ne consentono l™identificazione, le diagnosi, la tipologia di triage att ribuito in entrata e in uscita, le prestazioni erogate e la relativa valorizzazione economica. La rilevazione è mensile. La trasmissione dei dati deve avvenire entro i 30 giorni successivi al mese di riferimento. Questo flusso può essere integrato con il flusso delle attività di ricovero ospedaliero per analisi di appropriatezza dei percorsi di cura e con ulteriori flussi di attività (ad esempio il fiSistema 118fl) per analisi di appropriatezza dei percorsi di cura. Dati struttura Reparto; Istituto trasferiment o Valutazion e sanitaria, Diagnosi, Prestazioni , Esito trattament o Dati anagrafici, Regime di erogazione, Posizione assistito ticket, Esenzioni SISTEMA 118 ŒEMUR DM 17.12.2008 e ss.mm. (A Regime ) Consente di conoscere in dettaglio il numero di cittadini assistiti dal servizio 118. Il flusso informativo contiene informazioni relative a ciascun evento sanitario, in particolare la Centrale Operativa che prende in carico la segnalazione, la chiamata effettuata, l™intervento attivato e le missioni ad esso connesse. Il flusso contiene inoltre i dati anagrafici dell™assistito che non ne consentono l™identificazione, le prestazioni erogate e l™esito dell™intervento. La rilevazione è mensile. La trasmissione dei dati deve avvenire entro i 30 giorni successivi al m ese di riferimento. Questo flusso può essere integrato con il flusso del Pronto Soccorso per analisi di appropriatezza dei percorsi di cura. Dati Centrale Operativa Dati Struttura; Reparto Valutazion e sanitaria, Patologia Riscontrat a, Prestazioni erogat e, Esito trattament o Dati Anagrafici ASSISTENZA FARMACEUTIC A CONVENZIONA TA Art.50 L.326/2003 (A Regime) Consente di conoscere il dettaglio dei medicinali erogati dalle farmacie territoriali a fronte di una prescrizione medica a carico del SSN. Il flusso informativo contiene informazioni relative all™assistito che non ne consentono l™identificazione, ai medicinali erogati, alla farmacia erogatrice, nonché informazioni economiche di spesa (ticket ed esenzioni). La rilevazione è mensile. La trasmissione dei d ati deve avvenire entro i 10 giorni successivi al mese di riferimento. Questo flusso può essere integrato con il flusso relativo alla specialistica ambulatoriale per analisi di appropriatezza dei percorsi di cura e correlato con flussi di monitoraggio dei medicinali per analisi di consumo di fattori produttivi. Dati Struttura Medicinale , quantità e costo Dati anagrafici, Esenzioni DISTRIBUZIONE DIRETTA E PER CONTO DEI FARMACI DM 31.07.2007 e ss.mm. (A Regime) Consente di conoscere in dettaglio la spesa pe r la distribuzione diretta e per conto dei medicinali. La distribuzione dei farmaci può essere effettuata da parte delle strutture sanitarie (distribuzione diretta propriamente detta) o attraverso specifici accordi con le farmacie territoriali, pubbliche e private (distribuzione per conto). La rilevazione è mensile. La trasmissione deve avvenire entro i 15 giorni successivi al mese di riferimento. Le rettifiche o le integrazioni ai dati trasmessi possono essere effettuate al più tardi entro due mesi success ivi al periodo di riferimento. Questo flusso, parte del sistema nazionale di monitoraggio dei medicinali lungo la filiera distributiva (progetto fiTracciabilità del farmacofl), può essere correlato con i flussi economici rilevati tramite i fiModelli CEfl per a nalisi di confronto della spesa per medicinali. Dati struttura Medicinale , quantità e costo Dati anagrafici, Esenzioni

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