Pochissimi potevano prevedere il più grande evento rivoluzionario mai verificatosi, dopo la rivoluzione francese. Marzo 1917 (febbraio per il calendario russo).

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Lezione 5 LA RIVOLUZIONE D™OTTOBRE (1917) IN RUSSIA E IL RITO DELLA RIVOLUZIONE IN ALTRI STATI La rivoluzione russa fu l™ evento più imprevisto nel 1917, almeno nei suoi sviluppi: Che il regime assolutistico degli Zar non potesse resistere a lungo non era un mistero Pochissimi potevano prevedere il più grande evento rivoluzionario mai verificatosi, dopo la rivoluzione frances e. Marzo 1917 (febbraio per il calendario russo) Rivolta degli operai e soldati a Pietroburgo: cade il regime zarista. Nasce un governo provvisorio di orientamento liberale costituito per iniziativa della Duma e presieduto dal principe Georgij L™vov. Obie ttivo di tale governo: continuare la guerra a fianco dell™Intesa, promuovere l™occidentalizzazione del Paese sul piano economico e politico. Condividevano queste posizioni i gruppi liberal moderati (partito dei cadetti), i menscevichi e i socialisti rivolu zionari (che avevano radici nella società rurale russa e interpretavano le aspirazioni della massa contadina) : tutti convinti che fosse inevitabile il passaggio attraverso una fase democratico – borghese. Dall™altra parte c™erano i bolscevichi , convinti che solo la classe operaia, alleata degli strati più poveri dei contadini, avrebbe potuto assumere la guida del Paese: quindi assunsero una posizione di attesa. Ma il governo del Principe L™vov non aveva reale autorità nel Paese dove si era creata una situaz ione definita fidualismo di poterefl : a) la Duma, b) i soviet. Le forze rivoluzionarie, soprattutto le rappresentanze operaie delle grandi città come Pietroburgo, avevano creato in base all™esperienza della rivoluzione del 1905 i Soviet (consigli) nei quali si concentrava una parte notevole dei poteri locali. Il Soviet della capitale che agiva come una specie di parlamento proletario, emanava ordini spesso in contrasto con le disposizioni governative. Esistevano i Soviet degli operai, dei contadini, dei solda ti. Secondo lo storico Edward Carr: la rivoluzione aveva messo in moto un movimento di massa animato da entusiasmi enormi e visioni utopistiche; che non sapeva che farsene dei principi occidentali di democrazia parlamentare e di governo costituzionale, pro clamati dal governo provvisorio; i Soviet locali spuntarono dovunque in Russia: i comitati operai rivendicavano un™autorità esclusiva nella loro

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sfera, i contadini si impadronivano delle terre e se le dividevano. Su tutto incombeva un forte desiderio di pa ce. Questa era la situazione della Russia quando LENIN rientrò dalla Svizzera, passato per la Germania e favorito dalle autorità tedesche (sapevano infatti che Lenin era contrario alla prosecuzione del conflitto). Giunto a Pietroburgo, Lenin diffuse le tesi di aprile , documento in 10 punti in cui rifiutava la tesi della necessità della fase borghese della rivoluzione e poneva il problema della presa del potere, rovesciando la teoria marxista che la rivoluzione sarebbe scoppiata nei paesi più sviluppat i . Secondo Lenin la Russia, anello debole della catena imperialista, offriva le condizioni più favorevoli per la messa in crisi del sistema. L™obiettivo era di conquistare la maggioranza dei Soviet. Parole d™ordine : pace, terra ai contadini, controllo soci ale della produzione da parte dei soviet. Era un programma utopico che però rispecchiava lo stato d™animo delle masse operaie e contadine (già a maggio le idee di Lenin convincono la maggioranza dei delegati bolscevichi). Problema della guerra: a Maggio 1 917 il governo L™vov, cedendo alle pressioni degli alleati dell™Intesa dette vita ad un™offensiva che si risolse in un disastro: Con la parola d™ordine fiPace!fl il partito bolscevico allargava il consenso Si allargava anche la frattura con gli altri gruppi socialisti che volevano proseguire nello sforzo bellico. A metà luglio: primo episodio di ribellione verso il governo provvisorio. A Pietroburgo soldati e operai scendono in piazza per impedire la partenza delle truppe per il fronte. L™insurrezione fallisc e per l™intervento delle truppe fedeli al governo: Lenin fugge. Agosto 1917 L™vov si dimette. E™ sostituito da Kerenskij che però è screditato dal fallimento dell™offensiva militare contro gli austro – tedeschi da lui promossa. Kerenskij porta avanti una po litica personale che gli aliena le simpatie del suo stesso partito (socialrivoluzionario) e dei menscevichi. Kerenskij cerca di spezzare la spirale rivoluzionaria promuovendo una lotta contro i bolscevichi, ma rispetto ai due problemi importanti sollevati da Lenin (pace e terra ai contadini) Kerenskij è esitante. Il comandante dell™esercito Kornilov, assume sempre più potere . A settembre Kornilov lancia un ultimatum al governo: chiede il passaggio dei poteri alle autorità militari. Il colpo di stato falli sce perché Kerenskij risponde appellandosi alle forze socialiste, ai bolscevichi, distribuendo armi al popolo e incitando alla rivolta i soldati di Kornilov. Dalla situazione i bolscevichi escono rafforzati

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Conquistano la maggioranza dei Soviet di Pietrobu rgo e Mosca Per Lenin, rientrato, sono maturi i tempi per lanciare la parola d™ordine fiPotere ai Sovietfl. Rivoluzione d™ottobre 23 ottobre 1917: il Comitato Centrale Bolscevico decide di rovesciare il governo Kerenskij. Oltre a Lenin è favorevole Trostzki j (presidente del Soviet di Pietroburgo, è la mente dell™insurrezione), contrari Zinoviev e Kamenev. Kerenskij cerca di allontanare i reparti sovversivi e di far arrestare i bolscevichi, ma le truppe disobbediscono. Il 7 novembre (25 ottobre secondo il ca lendario russo) Soldati rivoluzionari e le guardie rosse circondano e assaltano il Palazzo d™Inverno (prima sede dello Zar poi del governo provvisorio): scarsa resistenza a quello che diventa l™episodio simbolico della presa del potere. Alla caduta del governo provvisorio si riunisce a Pietroburgo il Congresso Panrusso dei Soviet (assemblea dei delegati dei Soviet di tutte le province) dove i bolscevichi avevano la maggioranza e viene dichiarata la presa del potere. Vengono approvati 2 de creti proposti da Lenin: 1. appello per una pace giusta e democratica (senza annessioni e senza indennità) 2. la figrande proprietà terrierafl era abolita immediatamente e senza alcun indennizzo. Nasce il nuovo Governo Rivoluzionario denominato Consiglio dei Comm issari del popolo di cui Lenin è presidente . Trostzkij e Stalin sono le personalità più rilevanti. Entrano a far parte del governo una minoranza di socialrivoluzionari con 3 membri. Gli altri partiti (menscevichi, cadetti, la maggioranza di socialrivoluzi onari) protestano contro un atto che giudicano di forza, ma non fanno opposizione né compiono atti di sabotaggio; puntano infatti sulla Assemblea Costituente, le cui elezioni erano fissate per la fine di novembre. A queste elezioni: delusione per i bolscev ichi che su 707 seggi ne prendono solo 175, menscevichi e cadetti circa 15 ciascuno, mentre la maggioranza assoluta va ai socialrivoluzionari che ne ottengono 400 (grazie al sostegno dell™elettorato rurale). I bolscevichi non ci stanno a perdere potere: la Costituente si riunisce per la prima volta il 18 gennaio e viene sciolta il 19 con un decreto del comitato esecutivo del Congresso Panrusso dei Soviet. Un colpo di stato in linea con le idee di Lenin, che non credeva alla democrazia borghese e riconosceva al solo proletariato il diritto di guidare il processo rivoluzionario, attraverso soviet e partito. Il potere bolscevico rompeva così con le altre componenti del movimento socialista russo e con la tradizione democratica occidentale e poneva le premesse p er la dittatura di partito.

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Dittatura e guerra civile Per i bolscevichi era stato facile impadronirsi del potere ma si presentava difficile gestirlo in un paese immenso con gravi problemi . Infatti non potevano contare sull™appoggio di altre forze politich e, né sulla collaborazione dei ceti aristocratici. Ufficiali, imprenditori, intellettuali, aristocratici abbandonano il Paese: fenomeno della emigrazione politica , il più imponente mai registrato (oltre un milione di esodi tra il 1918 e 1926). I bolscevich i pensavano di Conquistare in breve l™appoggio delle masse popolari Di costruire rapidamente il nuovo stato proletario ispirato alla Comune e che Lenin aveva ipotizzato in Stato e Rivoluzione scritto in esilio. Cioè uno stato costruito sui Soviet, sulla de mocrazia diretta e non sulla democrazia parlamentare. Nella società socialista non vi sarebbe stato bisogno di parlamenti, magistratura, eserciti e burocrazia. Guerra : i bolscevichi puntavano sulla fisollevazione generale dei popoli europeifl dalla quale sa rebbe scaturita la pace fisenza annessioni e senza indennitàfl. Ipotesi che non si realizza. Le trattative con i tedeschi durarono a lungo. Capo delegazione era Troskij. Lenin giudicò necessario salvare in primo luogo la rivoluzione. La pace separata con la Germania sancita dal trattato di Brest – Litovsk era una scelta senza alternative (3 marzo 1918). Per imporla Lenin dovette superare le perplessità di alcuni bolscevichi e la violenta opposizione dei socialrivoluzionari, che si ritirarono dal Consiglio dei Commissari del popolo. I bolscevichi persero così preziosi alleati. Gli alleati dell™Intesa consideravano la pace di Brest Litovsk come un tradimento e, temendo il contagio rivoluzionario, in risposta cominciarono ad appoggiare le forze antibolsceviche (e x ufficiali zaristi). Fra primavera ed estate del 1918 si ebbero sbarchi di truppe anglo – francesi nel nord Russia e sulle coste del Mar Nero, mentre reparti Usa e Giappone penetravano dalla Siberia orientale. In questo clima inizia la guerra civile . In questa fase iniziale, nella zona tra Urali e Volga, fu giustiziata la famiglia dello Zar, nel timore che fossero liberati dai controrivoluzionari. Fu spostata la capitale da Pietrogrado a Mosca (per coordinare meglio le iniziative). La situazione era ca otica in Ucraina, diventata nominalmente stato autonomo sotto il protettorato tedesco.. Per rispondere a queste minacce: il regime accentua i suoi tratti autoritari , dimenticando i principi dell™autogoverno popolare o le utopie antimilitariste. Creazione d ella Ceka (polizia

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politica) . Istituito il tribunale rivoluzionario centrale che doveva processare chiunque disobbedisse al figoverno operaio e contadinofl. Giugno 1918: Sono messi fuori legge tutti i partiti di opposizione. Si riorganizza l™esercito: nasce l™Armata Rossa degli operai e contadini . (artefice è Trostzkij). Si costituiscono i Commissari politici , che dovevano assicurare la lealtà della truppa al governo rivoluzionario. Questa fase si protrasse per 2 anni con perdite gravi per la popolazione. Fi no alla primavera del 1920 quando con la sconfitta delle armate bianche la guerra civile si era esaurita. Ma a questo punto il regime bolscevico subì un attacco esterno : aprile 1920 la Polonia, insoddisfatta dei confini decisi dal trattato di Versailles , d ecise di approfittare della debolezza del regime rivoluzionario per riprendersi i territori che le erano appartenuti 2 secoli prima. La reazione bolscevica fu rapida ed efficace tanto che i russi arrivarono quasi fino a Varsavia, ma una controffensiva pola cca li bloccò. Dicembre 1920: armistizio. Marzo 1921: Pace con la Polonia che incorpora ampie zone di Bielorussia e Ucraina. Nonostante tutto in Russia cresce il senso di coesione nazionale. La Terza Internazionale Tra i bolscevichi era diffusa l™idea che il regime comunista potesse sopravvivere solo con l™aiuto del proletariato dell™Europa più progredita (soprattutto tedesco). All™inizio del ™19 la prospettiva di una rivoluzione europea sembrava ancora concreta nonostante il fallimento del moto spartachis ta in Germania. Lenin decise di realizzare un progetto antico: sostituire alla vecchia Internazionale socialista la nuova Internazionale comunista , che rappresentasse i partiti rivoluzionari di tutto il mondo e che fosse una rottura con la socialdemocrazia europea. La riunione costitutiva della Internazionale comunista detta III Internazionale (Komintern) si svolse, con scarso seguito, a Mosca nel m arzo 1919. Nel II congresso (Mosca luglio 1920) Lenin fissa in 21 punti le condizioni per essere ammessi: Ispirarsi al modello sovietico bolscevico Cambiare il nome in partito comunista Difendere in tutte le sedi la causa russa Rompere con le correnti rif ormiste In questo modo si riusciva a creare una rete di partiti comunisti ispirati al modello bolscevico e faceva della Russia il centro del comunismo mondiale. Ma in tutta Europa i partiti comunisti rimasero minoritari rispetto ai socialisti. Intanto veni vano fuori i problemi interni della Russia. Il comunismo di guerra – Quando i comunisti prendono il potere la situazione economica era difficile.

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La fisocializzazione della terrafl aveva prodotto piccole aziende che producevano per l™ autoconsumo e non contribuivano all™approvvigionamento delle città. Le industrie in larga parte erano gestite dagli stessi lavoratori ma producevano poco. Le banche erano state nazionalizzate, i debiti con l™estero cancellati. Il governo non era in grado d i riscuotere le tasse: per le situazioni più urgenti stampava carta moneta priva di valore. Si tornò così al baratto, ai pagamenti in natura (anche per le retribuzioni). – A partire dall™estate 1918 Il governo cerca di attuare in campo economico una polit ica più energica: comunismo di guerra . Con esso si cerca prima di tutto di risolvere il problema dell™approvvigionamento alle città dove cominciava a farsi sentire la fame: per questo furono istituiti nei centri rurali dei comitati con il compito di provve dere all™ammasso e alla distribuzione del raccolto. Nascono, senza successo, le fattorie collettive (kolchoz) e le fattorie sovietiche (sovchoz) gestite direttamente dallo stato e dai Soviet locali. In campo industriale dal giugno 1918 furono nazionalizzat i i più importanti settori (affinché tali settori funzionassero si cercò di utilizzare i vecchi quadri dirigenti, affiancandoli con funzionari di partito, introducendo anche il cottimo per dare più efficienza). Grazie al comunismo di guerra il governo rius cì ad armare e nutrire l™esercito, ma sul piano economico l™esperienza fu un fallimento. Alla fine del 1920 il volume della produzione industriale era 7 volte inferiore a quello del 1913. Le grandi città si spopolano, fiorisce l™illegalità nel commercio co n il fenomeno della fiborsa nerafl. Per far fronte all™emergenza il governo effettua requisizioni nelle campagne, dove cresce il malcontento: nell™inverno tra il 1920 e il ™21 si hanno sommosse. La crisi raggiunge il culmine nella primavera – estate del ™21 qu ando la carestia provoca la morte di almeno 3 milioni di persone. La nuova politica economica – Nep Marzo 1921: X Congresso del Partito Comunista. Abbandonato il comunismo di guerra, viene avviata una fase di parziale liberalizzazione nella produzione e n egli scambi. La NEP è nuova politica economica: per stimolare la produzione agricola, si consente di vendere sul mercato le eccedenze una volta consegnata la quota fissa. La liberalizzazione si estende al commercio e alla piccola industria di beni di cons umo. Il risultato è una certa ripresa produttiva ma la Nep produsse anche effetti indesiderati: nelle campagne la ripresa favorì il riemergere dei ceti ricchi contadini (kulaki) e la comparsa della nuova classe di trafficanti (nepmen). La grande industria di Stato stentava a rilanciarsi e non riusciva a dare lavoro a tutti.

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Incoraggiata l™iscrizione in massa dei giovani all™organizzazione giovanile del partito Grande diffusione della dottrina marxista Gli effetti della rivoluzione si fecero sentire nel mondo della cultura : molti intellettuali di prestigio se ne andarono (emigrazione politica) tra essi: il musicista Stravinskij, il pittore Chagall, il linguista Jacobson). Altri invece si gettano con entu siasmo nell™esperienza rivoluzionaria inaugurando la stagione dell™avanguardia; è la stagione della creatività nel campo di tutte le arti (sono gli anni della poesia futurista di Majakovskij, del teatro rivoluzionario di Mejerchold, dei cinema di Ejzenste in e Pudovkin). Stagione d™oro ma breve. Da Lenin a Stalin Aprile 1922: Stalin è nominato segretario generale del Partito Comunista Sovietico (PCUS). Poche settimane dopo Lenin è colpito dal primo attacco della malattia che lo portò alla morte nel gennai o ™24. Lenin, finché era stato in vita, aveva controllato il partito con la sua indiscussa autorità. Con la malattia e la contemporanea ascesa di Stalin si sviluppano molti contrasti all™interno del gruppo dirigente del partito (dovuti soprattutto alla ecc essiva centralizzazione e burocratizzazione del partito e degli enormi poteri che si andavano accumulando nelle mani del segretario Stalin). Portavoce del malcontento dei dirigenti di partito è Lev Trotzkij, il più popolare dopo Lenin tra i bolscevichi. Sc ontro tra Trotzkij e Stalin : Trotzkij voleva limitare le prerogative dell™apparato di governo e dare più spazio ai principi della democrazia sovietica; Trotzkij collegava l™involuzione autoritaria all™isolamento internazionale dello Stato sovietico. Pert anto per Trotzkij l™Urss doveva uscire da tale stato, accelerando i ritmi dell™industrializzazione e concentrando gli sforzi per favorire l™estendersi del processo rivoluzionario all™occidente capitalistico (rivoluzione permanente). Contro questa tesi sce nde in campo Stalin. Pur non rinnegando le teoria tradizionale, secondo cui la piena realizzazione dell™ideale socialista sarebbe risultata dallo sforzo del proletariato mondiale, Stalin sosteneva la tesi del socialismo in un solo Paese , cioè l™Urss aveva le forze sufficienti per fronteggiare l™ostilità del mondo capitalistico. Era una rottura evidente con il pensiero bolscevico (ma si adattava con la situazione reale, senza creare illusioni né allarmismi). Era un richiamo patriottico. Il fatto che tra il ™ 24 e il ™25 le potenze europee decisero di riconoscere lo Stato Sovietico rafforza le idee di Stalin a scapito di Trotzkij. All™interno del gruppo dirigente nascono scontri sulla politica economica: nell™autunno 1925 Zinovev e Kamenev proposero una inter ruzione della Nep (perché secondo loro faceva rinascere il capitalismo nelle campagne) a favore di un rilancio dell™industrializzazione (a spese se necessario dei ceti contadini più ricchi).

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