Ildegarda di Bingen, filosofa e scienziata naturalista. il libro di Watson “La doppia elica”, in cui lo scienziato descrive la storia della.
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1 DONNE E SCIENZA Storie di discriminazioni, ingiustizie, sopraffazioni e poche, splendide, affermazioni Sandro Taglienti Piero Di Porto PREMESSA Chi dice che le ragazze non sono brave nella scienza? Al liceo il professore di matematica spiegava che il peso medio del cervello degli uomini è superiore a quello delle donne; e quindi, al contrario di quella maschile, la mente femminile non può sviluppare il pensiero scientifico. S enz a entrare in approfondite ques tio ni di neurofisi ologia sarebbe facile dunque concludere che un ippopotamo è molto più intelligente di Einstein. di un uomo ed è perciò che spesso è s tato cancellato il loro ricordo. P er essere presa in considerazione la loro opera doveva essere firmata da uomini o loro stesse dovevano firmarla con uno pseudonimo maschile . E così la filosofa Aspasia nella democraticissima, ma solo per gli uomini, società ateniese, per affermarsi dovette trovare il suo spazio come amante , etèra, di Pericle. E così non bastò al astronoma Sophie Brahe studia re e spiega re le eclissi lunari, porre le ba si per la teoria el iocentrica, redigere un catalogo di oltre mille stelle fisse e dei pianeti per essere ricordata: è scomparsa dalla storia della scienza e si ricorda solo il fratello Tycho. , è stretta tra le fig ure dominanti del suo maestro Charles Babbage e di suo padre, il poeta Byron , che peralt ro tutto fece tranne che il pad re . Solo nel 1979 ci si ricordò di lei, dando il suo nome al linguaggio di programmazione ADA. Ma non è solo il passato. Nel 2006, solo 10 anni fa, Larry Summer, che era stato Segretario di Stato al Tesoro con Clinton, dichiarò che le donne sono , per la scienza. Per fortuna è stato costretto a dimettersi e sostituito dalla storica Drew Gilpin, prima donna rettore ad Harvard. IL MONDO ANTICO Nella Grecia classica educativ i ch e variavano da città a città e ben distinti per i due sessi. A Sparta alla guerra, con danza, canto ed attività sportive e di gruppo, anche le ragazze praticavano cors a, lotta, lancio del giavellotto e del disco, perché il loro corpo doveva essere in grado di sostenere le fatiche del parto e dare figli alla patria.
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2 Ben più chiara la distinzione ad Atene : e politica era riservata ai ragazzi . propone un sistema scolastico ideale , con studi uguali per ragazzi e ragazze, basato sulle quattro scienze matematiche: aritmetica, geometria, astronomia e armonia. Ma con Aristotele s i torna indietro : il Liceo da lui fondato è precluso al le donne. Questa condizione è chiaramente descrit ta da Raffaello che, nella sua Scuola di Atene, tutti uomini! Durante il periodo ellenistico la condizione del la figura femminile non appare più oggetto di pesanti discriminazioni . Ad Alessa ndria la cultura ell en ica si coniuga con quella millenaria Egitto, dove per lunghi periodi le donne avevano avuto accesso ai massimi livelli della cultura e della politica . I Tolomei, c on la creazione del Museo e della Biblioteca, edificano le prime istituzioni , che potremmo definire universitarie, aperte alla frequenza sia maschile sia femminile. Un esempio significativo riguarda il campo della medicina. ROMA netta involuzione nella discriminazione di genere. Agnodice a studiare presso Erofilo, colui che, insieme ad Erasistrato, fondò la grande scuola medica d i salvata dalla condanna a morte da una sollevazione delle donne ateniesi. Vivere da bambini a Roma Le bambine e i bambini stavano con i genitori fino a 7 anni. In questo periodo erano gli schiavi a prendersene cura. Dai 7 anni ai 12 anni tutti andavano a scuola dove erano istruiti da un insegnante; dopo i 12 anni i soli maschi potevano continuare a studiare, le femmine invece restavano a casa e imparavano con la mamma i lavori domestici. A diciassette anni tutti i maschi liberi, che erano citta dini romani, potevano partecipare alla vita politica , cioè andavano alle assemblee, votavano e potevano essere eletti. Invece i bambini e i ragazzi schiavi non andavano a scuola ma lavoravano; il padrone poteva decidere di togliere i bambini ai genitori sc hiavi e vendere i piccoli schiavi.
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3 Le donne non hanno diritti civili, non poss ono votare né ess e re votate, non possono possedere né schiavi né terreni. Per i romani la donna ideale è Tacita Muta, la dea degli inferi che rappresenta i l silenzio. Ale ssandria non conosce più lo splendore del tempo dei Tolomei. della grande biblioteca al quale altri seguiranno. impero romano, figure femminili di rilievo soprattutto nella medicina e nella chimica. IL DECLINO ROMANO I l processo di decadenza continua . Nel 313 grande passo avanti nella direzione della tolle ranza e della libertà religiosa. ata e vissuta ad Alessandria nel primo secolo dopo Cristo. In questo periodo, per effetto della dominazione romana, la grande scienza alessandrina è in declino. Tuttavia f iorisce trasformare i metalli in oro. soprattutto alcune invenzioni. Vale la pena ricordarne un a: un recipiente a doppia parete per il riscaldamento graduale e Oggi lo conosciamo come bagnomaria . salutare decisione e corretto giudizio, che non si debba vietare a chicchessia la libera facoltà di aderire, vuoi alla fede dei cristiani, vuoi a quella religione che ciascheduno reputi la più adatta a se stesso. Così che la somma divinità, il cui culto os serviamo in piena libertà, possa darci completamente il suo favore e la sua benevolenza. Perciò è opportuno che si sappia che sono abolite del tutto le precedenti disposizioni imperiali concernenti i cristiani; ora, invece, in assoluta tranquillità, tutt i coloro che vogliano osservare la
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4 , E così il v Stermina e caccia i primi, distrugge quello che era stato riedificato della Biblioteca e nel 415 d .C. fa linciare dalle folle fanatizzate che ssere scienziata, laica, ma soprattutto donna: in premio sarà fatto santo. rimangano fedeli a questa religione, che è stata trasmessa da Dio a Pietro apostolo . ; cioè dobbiamo credere natura divina di Padre, Figlio e Spirito Santo, che sono uguali nella maestà e nella Santa Trinità. Ordiniamo che il nome di Cristiani Cattolici avranno coloro i quali non violino le affermazioni di questa legge. Gli altri li consideriamo come persone senza intelletto e ordiniamo di condannarli devono essere condannati dalla vendet ta divina prima, e poi dalle nostre pene, alle quali siamo La storia di Ipazia iniziò nel 370 proprio ad Alessandria. Fin da piccola padre Teone , matematico e ast Museion Approfondì poi i suoi studi presso la Scuola neoplatonica , ad Atene e in Italia. atica e di Ipazia è passata alla s toria della scienza per i commenti ai classici greci scritti con il padre. Le sue opere originali sono andate perdute, ma alcune copie sono state ritrovate nel Quattrocento nella Biblioteca Vaticana. Le notizie di prima mano su di lei provengono dalle lett ere di Sinesio di Cirene Aritmetica di Diofanto , il Le coniche di Apollonio Almagesto di Tolomeo e gli Elementi di Euclide. Le areometro , usato per de terminare il peso specifico dei liquidi e astrolabio , per definire la posizione del Sole, delle stelle e dei pianeti. La sua vita si concluse nel 415 con una tragica morte. A seguito dell , Alessandria fu sconvolta per molti anni da scontri tra cristiani, Gli avvenimenti precipitarono a partire dal 412, quando divenne Patriarca il fondamental ista Cirillo. La città visse anni di terrore.Dopo Fu così che Ipazia, pagana, ma convinta sostenitrice della distinzione tra religione e conoscenza, donna che rappresentava una prov ocazione per la sua condotta di vita indipendente, per da un gruppo di fanatici cristiani, fu massacrata. Aggredita per strada fu scarnificata con conchiglie affilate, smembrata e bruciata. Oreste, governatore di Alessandria, denunciò il fatto a Roma, ma Cirillo dichiarò che Ipazia era sana e salva ad
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5 A Ipazia è oggi intitolato il nel quale vengono aggiornate tutte le iniziative a favore del sostegno della presenza delle do nne nella scienza. Il Planetario di Torino ha scelto lei come ha nno assunto il nome . Il Centro Internazionale Ipazia – U NESCO (IpUC) , Donne e Scienza, è stato creato nel 2004 dal Centro UNESCO di Torino e dal Forum Internazionale delle Donne del Mediterraneo, al fine di sostenere lo studio, la ricerca e la formazione delle donne scienziato del Mediterraneo e dei B alcani. Il poeta Mario Luzi , nello splendido piccolo dramma Il libro di Ipazia , pubblicato nel 1978, fa di Sinesio, antico discepolo della filosofa alessandrina, il testimone pensoso di un’epoca di trapasso, di tramonto e di nuova barbarie che afferma: ” Così finisce il sogno della ragione ellenica. Così, sul pavimento di Cristo “. IL MEDIOEVO con il travaglio s tenza, la popolazione diminuì enormeme nte e i centri urbani persero di importanza. In questo quadro scomparvero le istituzioni educative e nel generale regresso della cultura, scientifica e no n, uniche sedi di mantenimento della conoscenza e di accesso secoli la nob iltà e il clero : le corti e i monasteri , i mecenati e i frati amanuensi. E così mentre la regina Eleonora di Aquitania, vissuta tra 1122 e il 1204, influenzò con la sua cultura raffinata le società francese ed , da un piccolo convento tedesco emerse e si affermò la figura della monaca Ildegarda di Bingen, filosofa e scienzia ta naturalista . ILDEGARDA DI BINGEN, la Sibilla del Reno Nacque in Sassonia nel 1098, decima figlia di una famiglia aristocratica. A otto anni fu rinchiusa in un piccolo convento benedettino. Qui, sotto la guida della zia badessa studiò sia il pensiero avano lentamente introducendo in Europa. Divenuta anche lei badessa fondò un più grande convento a Bingen sul Reno. Nonostante una salute cagionevole continuò a studiare e a scrivere fino alla fine, ad 81 anni. Si è occupata di cosmologia, con una visione terra. Non aveva certo la possibilità per andare oltre le visioni di Pitagora e Tolomeo. Molto g anche di scienze naturali, descrivendo piante, alberi, animali, pietre e metalli ed indicandone le proprietà curative. Un primo, seppur embrionale, approccio siste matico allo studio della natura. universale. Nel 2012 Benedetto XVII la proclamò Dottore della Chiesa. Sosteneva che nella creazione l’uomo rappresentava la divinità di Dio, mentre la donna personificava l’umanità di
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6 IL CINQUECENTO E IL SEICENTO Fu un periodo molto c ontraddittorio e disomogeneo. Con le grandi invenzioni, del cannocchiale e de commerci, della stampa per la diffusione del sapere , e con produzio ne industriale , furono sconvolti i rapporti tra classi sociali e sessi. Questa trasformazione, che prefigurava della borghesia come nuova classe sociale , non poteva non suscitare forti resistenze, in particolare per il ruolo della donna. maniera più terribile fu praticata la caccia alle streghe. Un esempio è il settore della medicina: in questo campo le donne erano sempre più presenti e operanti ma venivano attaccate e rischiavano la vita proprio per le loro nozioni di ostetricia, di cont rollo delle nascite e di aborto. Ciò non impedì a Louise Bourgeois , medico e levatrice di M aria de Medici regina di Francia , di condurre i su oi studi, di scrivere un trattato di ginecologia e di istituire una scuola di medicina. a si concentrano in una sola figura, Francis Bacon vissuto tra il 1561 e il 1626. Bacon è il filosofo empirista della rivoluzione scientifica ed è universalmente considerato il padre delle scienze naturali. Ma, in qualità di cancelliere, era responsabile della caccia alle streghe in Inghilterra ed affermava che un modo per carpire i segreti della natura . Oltre alla medicina e alle scienze naturali è significativo il contributo delle scienziate alle ricerche In questo campo va ricordata la polacca Maria Cunitz che approfondì, semplificò e istruttiva la storia della grande astronoma tedesca Maria Winkelman n – Kirch che lavorò sempre rigorosamente precluso alle donne, pur essendo autrice di importanti studi e scoperte. F personalità. IL SETTECENTO La rivoluzione scientifica e tecnologica da slancio al , che si sostituisce man mano agri coltura ndo i rapporti tra le classi sociali. La rivoluzione americana, trasf ormando una colonia in uno stato indipendente, crea la prima democrazia moderna . L basata arist oc r azi a e produce l e istituzioni politiche che esistono ancora. A l concetto di una gerarchia sociale e di rapporti di potere voluti da Dio si oppo ne quello che tutti gli uomini sono eguali. Uguali ? V ediamo fino a che punto . Nella nuova e dominante classe borghese e nel nuovo contesto economico cresce la separazione del lavoro produttivo da quello casalingo e quindi la differenza tra mondo maschile e femminile: alle donne la gestione d ella famiglia e degli affetti, agli uomini tutto il resto: dai rapporti di produzione reali alle affermazioni culturali il passo è breve. E così Jean Jacques Rousseau Emile : vita libera e autonoma, mentre la
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8 Fairfax – Somerville , che fu maestra di Ada Love lace. Matematica e astronoma, scrisse Mechanism of the Heaven e Physical Geography . La Royal Society le eresse un busto nella sala centrale tte mai vederlo: alla Royal Society era inibito l donne! Tutto ciò ha portato , soprattutto verso la fine del secolo , ad un fiorire del multiforme tal ento scientifico femminile . Un esempio per tutte : la chimica americana Ellen S wallow – Richards , che studiò appunto nel Vassar College e fu ammessa al Massachusetts Institute of Technol ogy di Boston nel 18 Ma non ottenne mai la cattedra. IL NOVECENTO Q uello che viene ricordato come il secolo breve è stato per le donne nella scienza e per le donne in generale un periodo di grand e crescita e di non risolte contraddizioni. movimento per il diritto di voto de posto ai governi e alle società dei paesi avanzati la questione dei diritti politici e civili delle do nne. Il diritto di voto fu strappato, prima della seconda guerra mondiale , solo in 11 nazioni: le prime furono la Nuova Zelanda, la Danimarca , e la Finlandia nel 1915 e la Russia rivoluzionaria nel 1917. In Italia solo dop o la guerra le donne eb bero accesso al voto, che esercitarono con il referendum su repubblica e mona rchia del 1946 . In Svizzera le donne votano solo dal 1970! Non parliamo poi di gran parte del mondo dove nulla di tutto ciò avviene e dove la condizione della donna è ancora quell a dei secoli bui , come in Arabia Saudita , dove non esistono diritti femminili . Qui infatti le donn accompagnate dal padre, dal fratello o dal marito . Senza dimenticare lo Stato del Vaticano, dove votano solo un centinaio di attempati signori.
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9 I N OBEL NEGATI Par t iamo da un dato: soltanto 18 scienziate hanno ricevuto il Premio Nobel in materie scientifiche dal 1901 (data d ella sua istituzione) ad oggi, rispetto a 550 uomini. Questo dato statistico si spiega, in alcuni casi , con forme di mancata condivisione dei meriti o, addirittura, di vere e proprie Alcuni esempi. Lisa Meitner Studia con Otto Hahn le proprietà dei nuclidi radioattivi ed entra in contatto con Albert Einstein e Marie Curie. Dopo alcuni anni Hahn le scrive descrivendole un fenomeno che non capisce: irradiando nuclei di uranio con neutroni lenti avviene una specie d i esplosione. Pertanto le chiede «Forse lei riuscirebbe a suggerire una qualche figureremmo insieme in questo lavoro.». Due mesi dopo ebbe l’idea della fissione durante una passeggia ta nei boschi della Svezia Meridionale, discutendone con il nipote Otto Frisch, giovane fisico nucleare esule da Vienna: i due frammenti (nuclei) che risultano dalla fissione hanno una massa inferiore del nucleo di uranio di partenza. Con questa differenza di massa, Lise Meitner, utilizzando la nota formula di Einstein della teoria della relatività E=mc², calcolò l’energia liberata durante la fissione. Il risultato che ottenne era di circa 200 milioni di elettronv olt per ogni nucleo fissionato. Il risultato fu pubblicato da Meitner e Frisch sulla rivista Nature l’11 febbraio 1939: Disintegration of Uranium by Neutrons: a New Type of Nuclear Reaction Nel 1945 il premio nobel per la chimica fu attribuito ad Otto Hahn
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10 Rosalind Franklin Dopo la fine della seconda guerra mondiale, si specializzò, a Parigi, nella tecnica della diffrazione ai raggi X, un metodo utilizzato anche per analizzare molecole di grandi dimensioni. esperienza così acquisita , poté realizzare un part icolare dispositivo per scattare fotografie ad alta definizione di singoli filamenti di DNA e di ottenerne una serie di immagini per diffrazione dei raggi X. Il modello della struttura del DNA fu elaborato da Francis Crick e James Watson, grazie ad un a az ione non propriamente corretta commessa ai danni di Rosalind Franklin. Watson infatti , tramite Maurice Wilkins, il diretto superiore di dei dati delle immagini provenienti dal laboratorio della scienz iata e su questi costruì con il collega il celebre modello a doppia elica. Quando i due scienziati resero noto il loro risultato, Rosalind se ne rallegrò non immaginando che quel successo fosse basato sulla sua prova sperimentale. Negli articoli pubblicati da Crick e Watson sulla rivista ” Nature ” non comparve mai il riconoscimento dell’apporto dato alla ricerca dalla scienziata. La versione “ufficiale” venne ripresa anche dagli Annali scientifici per cui divenne opinione comune che il modello del DNA fosse stato elaborato senza l’utilizzo dei dati di Rosalind Franklin. Nel 1958 si ammalò di tumore e morì, dopo aver lavorato fino all’ultimo allo studio del virus della poliomielite. Nel 1962 James Watson, Francis Crick e Maurice Wilkins ottennero il Premio Nob el per la Medicina per la scoperta della struttura del DNA. Anche se non avevano più nulla da temere, poiché il Nobel viene conferito solo a persone viventi, non riconobbero il contributo di Rosalind Franklin neppure durante il loro discorso di ringraziame nto. Il fatto che i suoi dati stessero alla base del modello del DNA venne reso noto soltanto nel 1968, quando venne pubblicato il libro di Watson “La doppia elica” , in cui lo scienziato descrive la storia della scoperta della struttura dell’acido nucleico , dipingendo un quadro di Rosalind così sprezzante che diversi esponenti della comunità scientifica vi riconobbero la mancanza delle più elementari regole dell’etica professionale.
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11 I MERITI RICONOSCIUTI Jocelyn Bell – Burnell Antony Hewish. Ascoltando, con il radiotelescopio da lei realizzato insieme ad Hewish, il rumore di fondo della registrazione compiuta sul cielo, Bell trovò un se gnale che pulsava regolarmente, più o meno una volta al secondo. La sorgente fu chiamata all’inizio LGM1, dove LGM è l’acronimo di Little Green Man (omino verde) . I nfatti Bell e Hewish pensarono dapprima che si trattasse di un segnale proveniente da extrat errestri, in quanto appariva troppo regolare per essere naturale . La Bell capi che la sorgente era una stella di neutroni rotante ad altissima velocità, la prima Pulsar . La sua successiv a carriera accademica fu piena di successi e adesso continua ad insegn are Ma il premio Nobel per la scoperta delle Pulsar, nel 1974, è stato assegnato sol tant o a Hewish . Chien – Shiung Wu na delle 86 scienziate che parteciparono al Progetto Manhattan. Il suo risultato scientifico più importante fu la dimostrazione, mediante un esperimento da lei concepi to e realizz ato, che il “principio di parità” , fino ad allora ritenuto intoccabile , non è sempre valido in campo subatomico. In base al risultato ottenuto è emerso infatti che la parità si conserva per l’ elettromagnetismo , la forza gravitazionale e l’ interazione forte , ma non per l interazione debol e, responsabile del decadimento beta dei nuclei atomici, per il quale un neutrone si trasforma in un protone con l’emissione di elettroni ( radiazione beta ) e neutrini. Per questa scoperta il Nobel andò ai suoi colleghi Tsung Dao Lee e Chen Ning Yang. Mileva Maric Nel 1896 fu ammessa alla facoltà di Fisica del Politecnico di prime 5 donne nella storia di quella Università. Fu compagna di studi di Einstein, che sposò nel 1903. Con il matrimonio la loro collaborazione divenne ancora più intensa e prima del 1905, nel periodo più felice d ella loro vita coniugale, nacquero le opere fondamentali dello scienziato sulla teoria della relatività, che mise in discussione i fondamenti della meccanica classica. Mileva aveva rinunciato a citare il proprio cognome nelle pubblicazioni del marito, affe rmando: “siamo entrambi una sola pietra” [ una pietra = ein stein ]. Con il tempo però il legame si indebolì al punto che , nel 1919, si separarono, dopo circa cinque anni di gelida convivenza resa necessaria dagli impegni nei confronti dei due figli , in part icolare del minore, Eduard , di salute cagionevole. In questo periodo Mileva fu esclusa del tutto dal lavoro scientifico di Albert, essendo i loro rapporti regolati da un rigoroso protocollo, che la relegava a un ruolo di silente collaboratrice domestica. Resta controversa la sua possibile collaborazione alla formulazione della teoria de lla relatività ristretta. Ei nstein non ne parlò mai, ma è significativo il fatto che donò a Mileva in danaro del premio Nobel da lui vinto nel 1921 .
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