sviluppo sostenibile ci fornisce la possibilità, unica per questa generazione, di produrre un cambiamento e di migliorare la vita di miliardi di persone.
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POVERTÀ ZERO SALUTE E BENESSERE ISTRUZIONE DI QUALITÀ UGUAGLIANZA DI GENERE ACQUA PULITA E IGIENE ENERGIA PULITA E ACCESSIBILE LAVORO DIGNITOSO E CRESCITA ECONOMICA INDUSTRIA, INNOVAZIONE E INFRASTRUTTURE RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE CONSUMO E PRODUZIONE RESPONSABILI PACE, GIUSTIZIA E ISTITUZIONI FORTI LA VITA SOTT™ACQUA CITTÀ E COMUNITÀ SOSTENIBILI LA VITA SULLA TERRA AGIREPER ILCLIMA PARTNERSHIP PER GLI OBIETTIVI FAME ZERO LAVORO DIGNITOSO E AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE
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LAVORO DIGNITOSO: NON SOLO UN OBIETTIVO, MA ANCHE UN MOTORE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE 2Più persone con un lavoro dignitoso per una crescita economica più inclusiva. Maggiore crescita per maggiori risorse alla creazione di lavoro dignitoso. Un™equazione semplice, che tuttavia è stata in larga parte trascurata dalle politiche internazionali sia prima che dopo la crisi nanziaria del 2008. L™Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile ci fornisce la possibilità, unica per questa generazione, di produrre un cambiamento e di migliorare la vita di miliardi di persone. Il lavoro dignitoso crea vantaggio non solo per i singoli lavoratori e per le loro famiglie ma per tutta l™economia locale. Il potere di acquisto alimenta la crescita e lo sviluppo di imprese sostenibili, in particolare delle piccole imprese, che a loro volta sono in grado di assumere più lavoratori, migliorandone la retribuzione e le condizioni. Il lavoro dignitoso inoltre aumenta il gettito scale degli Stati, che sono quindi in grado di nanziare politiche sociali per proteggere coloro che non riescono a trovare un lavoro o sono inabili al lavoro. La promozione dell™occupazione e delle imprese, la garanzia dei diritti sul lavoro, l™ampliamento della protezione sociale e lo sviluppo del dialogo sociale costituiscono i quattro pilastri dell™Agenda dellavoro dignitoso dell™OIL, assumendo la questione di genere quale tema trasversale. Il lavoro dignitoso per tutti riduce le disuguaglianze e accresce le capacità di resistenza. Le politiche sviluppate attraverso il dialogo sociale sostengono popoli e comunità nel far fronte all™impatto dei cambiamenti climatici, agevolando la transizione verso un™economia più sostenibile. Non da ultimo, la dignità, la speranza e il senso di giustizia sociale che scaturiscono dalla possibilità di avere un lavoro dignitoso promuovono la costruzione e il mantenimento della pace sociale.
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Guy RyderDirettore Generale dell™OIL 3Non sorprende che il lavoro dignitoso sia stato indicato tra le principali prioritànelle consultazioni mondiali per l™Agenda 2030.Nelle parole del Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki- moon, gli obiettivi 2030 fiintervengono sulla necessità che tutti gli esseri umani siano in grado di vivere una vita dignitosa libera da povertà, fame e diseguaglianze, per far si che tutti gli uomini e tutte le donne, le ragazze e i ragazzi siano in grado di sviluppare appieno il proprio potenziale. Questi obiettivi impegnano tutti noi ad essere cittadini del mondo responsabili, che si prendono cura dei meno fortunati, come pure delle misure sul clima e sugli ecosistemi del nostro pianeta da cui dipendono tutte le forme di vitafl. È essenziale non sottovalutare le s de future per il mondo del lavoro. La disoccupazione mondiale rimane a livelli inaccettabilmente elevati, circa 200 milioni di persone sono disoccupate e centinaia di milioni di persone versano in una situazione di povertà attiva. Inoltre i prossimi 15 anni vedranno notevoli trasformazioni nelle modalità in cui svolgiamo ilnostro lavoro, in ragione dei cambiamenti tecnologici, ambientali e demogra ci.Sarà tuttavia pur sempre possibile realizzare entro il 2030 i concetti di sviluppo sostenibilecontenuti in questa Agenda così votata alla trasformazione se saremo in grado di riunirci in un partenariato globale di governi, imprese e organizzazioni sindacali, con il supporto delle organizzazioni multilaterali, della società civile e dei semplici cittadini. Ciascuno di noi ha un ruolo da svolgere per garantire che nessuno venga escluso.
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5Dopo la crisi nanziaria del2008, diversi paesi hanno ritrovato, e in alcuni casi mantenuto, un percorso di crescita. Troppo spesso tuttavia si è trattato di una crescita senza creazione di lavoro. Le economie sono ora in una situazione migliore, ma non per questo i cittadini hanno maggiori opportunità di trovare un lavoro dignitoso. Si tratta di una situazione insostenibile. Entro il 2030 sarà necessario creare oltre 600 milioni di nuovi posti di lavoro solamente per tenere il passo con la crescita della popolazione in età lavorativa. Questa cifra equivale a circa 40 milioni di nuovi posti di lavoro ogni anno. È inoltre necessario migliorare le condizioni di 780 milioni di donne e uomini che, pur lavorando, non guadagnano abbastanza per permettere a loro stessi e alle rispettive famiglie di uscire da una situazione di povertà, in cui guadagnano l™equivalente di due dollari al giorno. Ponendo la creazione di posti di lavoro al cuore delle politiche economiche e dei progetti di sviluppo, non assisteremo solo a un incremento delle opportunità di lavoro dignitoso, ma anche a una crescita più solida, inclusiva e in grado di ridurre la povertà. Tra i paesi in via di sviluppo e quelli emergenti, quelli che hanno maggiormente investito in lavoro di qualità a partire dall™inizio del secolo sono cresciuti di quasi un punto percentuale in più ogni anno a partire dal 2007 e hanno inoltre dovuto far fronte a minori disuguaglianze del reddito. Una crescita economica incentrata sulla creazione di lavoro crea un circolo virtuoso che, oltre a risultare positivo per l™economia e per le persone, promuove lo sviluppo sostenibile.L™Agenda 2030 colloca il lavoro dignitoso per tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici e il mandato dell™OIL in materia di giustizia sociale al centro delle politiche per lo sviluppo e per una crescita sostenibile e inclusiva. Obiettivo 8
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© M. Crozet / ILO 9Obiettivo 8.3Creazione di lavoro dignitoso nelle piccole imprese Promuovere politiche orientate allo sviluppo a sostegno di attività produttive, creazione di lavoro dignitoso, imprenditorialità, creatività e innovazione, incoraggiando inoltre la crescita e l™ingresso nel settore formale di micro, piccole e medie imprese, ivi compreso attraverso l™accesso ai servizi nanziari.Le micro, piccole e medie imprese creano le percentuali più elevate di occupazione, pari a circa i due terzi dei posti di lavoro in tutto il mondo. Sono anche le imprese più duramente colpite dalla crisi nanziaria in ragione delle limitazioni all™accesso al credito. Spesso le piccole imprese operano nel settore informale, in cui le condizioni di lavoro sono spesso non regolamentate. Linee di intervento: Nei prossimi anni sarà necessario sostenere le piccole imprese in una fase di trasformazione del mercato del lavoro e di rafforzamento delle attività delle imprese. È essenziale che le politiche riettano la diversità delle nuove imprese in termini di dimensione, struttura e settore di appartenenza e che tengano detti fattori in debita considerazione. L™accesso ai nanziamenti dovrebbe essere agevolato, creando condizioni adeguate che permettano alle imprese di prosperare. Deve essere promosso il miglioramento delle condizioni di lavoro, sostenendo le micro, piccole e medie imprese nel loro ingresso nell™economia formale.
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11 Obiettivo 8.5Lavoro dignitoso per tutti Conseguire entro il 2030 la piena occupazione produttiva e lavoro dignitoso per tutte le donne e per tutti gli uomini, ivi compresi i giovani e i soggetti con disabilità, oltre alla parità di retribuzione a parità di lavoro. Con circa 200 milioni di disoccupati in tutto il mondo, la piena occupazione rimane ancora una lontana aspirazione per molti paesi. Per ridurre il numero dei senza lavoro, è essenziale ssare l™obiettivo della piena occupazione nel quadro delle politiche macroeconomiche a livello nazionale e internazionale. In numerose regioni del mondo, spesso le donne hanno posti di lavoro scarsamente retribuiti e sottovalutati, oltre a non poter accedere a istruzione, formazione e reclutamento. Hanno inoltre un potere decisionale e contrattuale limitato, oltre a doversi ancora fare carico delle responsabilità di gran parte delle attività di assistenza non retribuite. In tutto il mondo appena la metà circa delle donnefa parte della forza lavoro, rispetto a circa l™80% degli uomini; in media le donne guadagnano il 23% in meno degli uomini, con le madri che registrano i livelli retributivi più bassi. Linee di intervento: Introdurre politiche macroeconomiche atte a promuovere la creazione di posti di lavoro e a sostenere la domanda e gli investimenti, oltre a politiche scali, infrastrutturali e settoriali per l™incremento della produttività. Adottare politiche a sostegno delle imprese per incrementare i ussi di credito e promuovere imprenditorialità e piccole imprese, incoraggiando al contempo il passaggio da economia informale a economia formale. Adottare politiche orientate alla persona volte alla riduzione delle diseguaglianze. Tra queste, misure di protezione sociale, politiche salariali, ispezioni del lavoro rafforzate, maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro e protezione della contrattazione collettiva. Introdurre politiche atte a sostenere l™ingresso delle donne nel mondo del lavoro, consentendo loro di usufruire di un™equa protezione in caso di maternità e di politiche per la riconciliazione della vita lavorativa con la vita familiare.
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